lunedì 17 settembre 2012

Abiti e architetture




Influenze evidenti e divertenti associazioni

Alla pagina 39 di La Repubblica di sabato 15 trovo una buffa piramide rovesciata,l'immagine,nona caso una figura geometrica,suggerisce la stretta relazione tra moda earchitettura.
Da sempre sostengo la reale e feconda contaminazione delle arti ,il pezzo diQuirino  Conti
sembra confermarlo.



E si,dopo anni di International Style e codici stilistici piu' o meno comuni atutti,si assiste alla libera ispirazione,rifacendosi a schemi rubati allamatita di un archistar (ora si chiamano cosi')o al pennello di un pittore.
Aspetto ancor piu' interessante e' la totale volonta' di cambiare rotta initinere,ovvero quella liberta' di cambiare forma e modello,perche' spinti dauna nuova idea,quindi nulla di predefinito,l'opera prende forma via via.
La chiara matrice pittorica e' riscontrabile nelle geometrie alla Frank Gerhynell'ultima collezione Prada,alle asimmetrie di Lanvin,al classicismo diBottega Veneta.Risultati differenti per cifra stilistica differente.Quel che nederiva e' una grande varieta' di forme e colori,non piu' un codice unico diriferimento ma una vera esplosione di fantasia.





E' un processo basato anche sull'improvvisazione,tanto cara ai miei amatiimpressionisti,dettate dalle suggestioni del momento,che nascono talvolta da unerrore o da una imprecisione,
Via dunque alla creativita' piu' sfrenata,strizziamo l' occhio a chi la natura l'ha raccontata prima di noi,lasciamo spazioalle idee personali che caratterizzano ogni manufatto.
Facciamo in modo di poter smontare un abito alla prima o alla seconda prova!
Accorciamo,allunghiamo,alleggeriamo per un risultato finale piu'armonico.
Sarebbe davvero divertente azzardare la vera idea ispiratrice,leggendo un abitocome fosse un'opera d'arte!(per me e' cosi' gia' da un po').

La Signorina P.

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